Sacchetto Nascita per Giorgia

Quando una nostra cara coppia di amici, non che vicini di casa, ci ha annunciato di aspettare una bimba la prima cosa a cui ho pensato è stata che era una notizia stra-fantastica… e la seconda è stata che avevo voglia di fare qualcosa per lei…qualcosa di bello, utile ma soprattutto personalizzato!

Mi piace fare tante cose, vorrei saper fare tutto, ma alla fine mi riescono discretamente solo poche cose, ed una di queste è il ricamo; dalle mie parti si usa preparare un corredo speciale quando c’è un piccolo cucciolo in arrivo, invece qui al nord per l’ospedale si preparano dei sacchettini di plastica con i vari cambi…ok, ma non è nel mio DNA e per le persone a cui tengo davvero sono disposta a fare anche le nottate per dimostrare il mio affetto…

Sacchetto nascita ospedale

 

 

Le dimensioni sono un pò più ampie rispetto a quelli in vendita nelle mercerie, ho preferito così per sfruttare questo sacchetto anche al nido.

Notte amici

Esattamente 1 anno fa, ho scoperto di aspettare un bambino.

E’ stato il mio 8 marzo speciale...ma quest’anno lo è ancor di più perché quel piccolino è qui con me e mi rende orgogliosa del mio essere DONNA

 

 

Fonte foto: http://mairim14.scrivere.info/index.php?poesia=152360%20&t=Liberta+esser+donna

4 chiacchiere

Buongiorno amici!

Buongiorno…una parola grossa con il sonno arretrato che mi ritrovo addosso!
Giorni duri questi, eeeh già, il mio cucciolo da un paio di settimane ha deciso che durante il giorno non ha molto appetito, mentre la notte recupera… e io sono ancora più distrutta; riesco a dormire 3 massimo 4 ore a notte, ovviamente in comode rate.
Ma la cosa più preoccupante è il fatto che per i primi 3 mesi prendeva quasi mezzo kg a settimana mentre nelle ultime 3 settimane solo 300 gr. Per quanto io voglia assecondare la sua natura, attaccandolo al seno ogni volta che lo desidera, la pediatra ritiene opportuno invece introdurre il biberon e un latte di riso… questa cosa mi ha depresso un pò, è come se fossi stata giudicata non più adatta ad allevarlo al meglio… la mia ragione dice che non è così, che a volte bisogna accettare un pò d’aiuto…ma è difficile credere che la natura a volte, non basta.

Da quando sono diventata madre è un continuo di sensi di colpa:
quando non sono riuscita a calmare il suo pianto disperato e invece c’è riuscito qualcun altro…
quando non ho capito subito il suo disagio, ho perso la pazienza e poi ho pensato che aveva semplicemente il pannolino sporco.
senso di colpa perchè vivendo a Milano, privo mio figlio dell’affetto dei nonni e di tutti gli altri parenti…
Senso di colpa perchè spesso sono stanca e non ho la forza di portarlo fuori a fare una passeggiata, o quei giorni che do la precedenza alle faccende di casa piuttosto che a farci le coccole sul lettone…

Cambiando discorso, ho mille progetti che mi frullano per la mente e ovviamente non sono ancora riuscita a concretizzare ancora nulla, ma sono sicura che le notizie dell’arrivo di tanti piccolini fra le coppie più importanti per me mi daranno lo stimolo giusto!
A questo proposito ho trovato in sito che offre tanti schemi free per il punto croce, e ci sono schemi davvero originali, forme stilizzate…davvero da visionare, ve lo consiglio anche se è in francese, ma sembra di facile navigazione: http://passionbroderie77.over-blog.com/
sotto Categories si trovano tantissimi schemi e per chi ama i gatti e il punto croce, troverà tantissimi spunti!

Spero di mostrarvi presto qualche progetto…avviato!

Buona giornata Amici!

 

Confessioni di una Mamma

Ciao Amici,

finalmente la cavalletta si è decisa a saltare da queste parti!

Non è che non ho avuto tempo perchè, diciamoci la verità, il tempo lo troviamo sempre per fare ciò che ci piace, giusto? Quindi non cercherò scuse per giustificare questa lunga assenza. La verità è che fino a qualche giorno fa mi ero organizzata in modo sbagliato, annullando quasi completamente la mia persona e mettendo in primo piano i bisogni del piccolo Leonardo, quelli di mio marito, quelli della casa, i mille impegni da sbrigare…e a fine giornata ero così distrutta da non avere voglia nemmeno di sistemarmi le unghie, non dico di fare chissà quale manicure!

Ho un bimbo di 3 mesi e mezzo e occuparsi di un esserino così piccolo senza l’aiuto di nessuno, non è poi così banale: allattamento al seno, cambio dei pannolini, lavaggio dei vestitini che 9 volte su 10 si sporcano di pupù, rigurgiti ovunque…

Poi mi sono ricordata delle parole della grande Chiara, e ho deciso di provare anche io a sbrigare velocemente e nei ritagli di tempo quelle faccende che non portano a una vera felicità interiore  tipo stirare, lavare i pavimenti, spolverare…
ecco che il mio motto è diventato “Rimanda ad un altro momento ciò che non ti va di fare adesso”. Sembra facile e scontato, ma credetemi, per una come me che per anni è andata avanti stressandosi per avere una casa sempre perfettamente pulita ed organizzata, non è stato facile prendere questa decisione, ma ho sempre stimato, ammirato e anche un pò ammirato quelle persone che riescono ad essere felici trovando il tempo per giocare con i figli e per sfogare  i loro talenti creativi.

Ho la fortuna di poter stare a casa ancora per un pò di tempo e sono sicura che quando rientrerò a lavoro mi pentirò di tutto il tempo che ho sprecato dietro le faccende domestiche, si perchè se si raccoglie un pò di polvere sui soprammobili, grazie al cielo non la vede ne mia madre ne mia suocera!

Quindi, dopo 3 mesi di assoluta inattività creativa, ho deciso che quando mio figlio dorme (fortunatamente lo fa spesso) io sono libera di essere me stessa, ho voglia di ricamare? lo faccio! Ho voglia di farmi la manicure? La faccio! Voglia di decorare qualcosa? Lo faccio!
Poi quando torna a casa il mio adorato marito e si gode il suo cucciolo ho del tempo per mettere a posto la casa, cosa ci vorrà mai a pulire 50 mq? Senza interruzioni impiegherò un ora, anzi che stare in ballo tutto il giorno togliendo momenti preziosi al mio piccolino e non facendo nulla di speciale per me…

Che ne dite?

La cavalletta è tornata a saltare!

Buona giornata amici!

Mamma…

Giusto un paio di anni fa, se qualcuno mi avesse giurato e spergiurato che io oggi sarei stata una mamma e una moglie, lo avrei preso per un matto, e invece…eccolo qua, la mia ultima, fantastica, fatica

Inutile dire che appena i nostri sguardi si sono incrociati, è scattato il più forte dei sentimenti mai provati fino a quel momento, un innamoramento unico, speciale, come se quel cucciolo tutto bagnato e spaventato fosse stato sempre nel mio cuore, lui, proprio lui…
Ritrovarsi nei suoi occhi, rivedere le mie stesse mani, ammirare il colore dei suoi capelli identici a quelli del suo papà, che mai ho amato tanto come in quel momento in cui eravamo noi tre abbracciati in sala parto…è stato un vero regalo questo piccolo, un regalo che non so ancora perchè l’ho meritato…

Durante questi 9 mesi, ho ascoltato le storie di parti di quasi tutte le persone che conosco, tutte con un’infrenabile voglia di raccontarmi anche i particolari più cruenti! Ed ecco che adesso io racconto a voi la mia di storia, in un certo senso mi voglio vendicare! 😛

Il giorno del mio termine era il 24 ottobre; Il 22 mi reco nell’ospedale dove avevo deciso di partorire e dove frequentavo il corso pre-parto, mi visitano per il termine…tutto ok, tutto ancora chiuso…riprendo la mia auto, vado a fare la spesa e rassegnata penso che ancora ci vogliano troppi giorni per vedere il piccolo. L’indomani mattina mi svegliano dei strani dolori, dolori che non provavo più da 9 mesi, pensavo che me li stessi sognando o che fosse un semplice mal di pancia…mando mio marito a lavoro, gli dico di stare tranquillo che in caso lo chiamo. La giornata continua con questi dolori, si ripetono con una certa frequenza e come mi avevano spiegato al corso, bisogna contare la durata e la frequenza, capisco che ci siamo, si smuove qualcosa, la pancia nel frattempo è scesa tantissimo, sotto il seno sento tantissimo spazio, una doccia calda mi aiuta ad alleviare il mal di schiena…
Il pomeriggio i dolori sono sempre più forti ma più distanti, capisco che quelli della mattina erano solo contrazioni preparatorie, il film sta iniziando adesso! Sono le 18, chiamo mio marito, gli dico di evitare gli straordinari per quella sera…appena arriva magari facciamo un salto in ospedale. Le contrazioni arrivano e sono regolari ogni 6 minuti.
Arriviamo in ospedale, mi sento finalmente al sicuro, la strada non l’abbiamo sbagliata e abbiamo trovato pure il parcheggio…mi visita una dottoressa che si sarà laureata 3 giorni prima, davvero giovanissima.
Con dolcezza mi dice che si, sta iniziando il tutto, siamo a 1 cm, che ci vorrà ancora tanto tempo e che posso tornarmene a casa…se dovesi stare peggio però devo andare in un altro ospedale perchè lì non c’è più posto…
Penso: “sempre la solita fortunata io…”, alla fine dovevo immaginarmelo, quello è uno degli ospedali migliori di Milano…il problema grande era che non conoscevo altri posti, non sapevo minimamente dove trovare altri ospedali!
Torniamo a casa, io sto sempre peggio, mi viene da piangere, il dolore mi piega in due, ho la nausea, dico ai miei e a luca di cenare, io non ho nessuna voglia, il dolore cresce sempre più ed è sempre più frequente. Non so che fare, in ospedale mi hanno detto che potrebbero volerci anche 2 giorni o poche ore, non si sa..Non voglio far fare altri inutili viaggi a mio marito, ma l’istinto mi dice che quel dolore segna l’avvicinarsi del momento, allora lui si mette a cercare su internet gli indirizzi di altri ospedali e alla fine ne sceglie uno a caso, quello raggiungibile più velocemente…

Il nuovo ospedale, non vedo la strada, non vedo nulla, mi sento solo messa su una sedia a rotelle, senza poggia piedi, mio padre corre spingendomi lungo corridoi infiniti, mia madre già piange, luca cerca parcheggio…
Altra visita, i medici rimangono esterrefatti, congedata da un ospedale due ore prima con 1 solo cm di dilatazione, e arrivata lì con ben 6 cm, vengo portata in sala parto, io sono distrutta, mi sento debole e sfinita. Il tutto procede secondo natura per altre 4 ore…vengo assistita da mio marito, al quale trituro una mano e da fantastiche ostetriche che non mi lasciano mai sola.
Arrivano le spinte, non ho la forza per tenere gli occhi aperti, cerco di eseguire solo gli ordini che mi impartiscono i medici, tirarmi su le gambe e tenere fiato per 10 secondi, ripeto svariate volte questa operazione ma non succede nulla, non spingo abbastanza forte, ma non ho più forze, non sento più le gambe…mi viene in mente la palestra, perchè non ho allenato di più le gambe anzi che concentrarmi sulle braccia? sento i medici che dicono che non è abbastanza, li imploro di aiutarmi, di tirarlo fuori, io non ce la faccio più…mi dicono che devo insistere altrimenti dovranno usare la ventosa…
Sento un dolore pazzesco, come se stesse passando un treno tra le mie gambe, il dottore dice che vede i capelli, che non sono tanti e sembrano chiari, poi mi dice che la testa è quasi tutta fuori, spingo con tutte le forze che mi rimangono e sento scivolare qualcosa…apro gli occhi e sento tante persone che mi dicono che è nato il piccolo, e quasi subito sento un tenero miagolio…e il cucciolo mi viene appoggiato sulla mia pancia, è lì che mi guarda con occhioni enormi e che comincia subito a leccarsi le manine. In quell’istante tutto svanisce, il dolore sembra solo un lontano ricordo, vengo rapita da quel piccolo…guardo mio marito che rimane senza parole, che mi dice cose tenere che ha negli occhi forse lo shock per ciò che ha visto..
Dopo un pò il piccolo leonardo viene preso per il bagnetto e sento già il vuoto dentro di me, pensavo fosse finita…e invece la parte più difficile arriva proprio adesso, un’infinità di punti…tanto sangue…mi sento mancare, tremo tutta. Le assistenti cercano di tirarmi su, di scherzare, il ginecologo mi mostra gli aghi e i fili che utilizza e dice che tutto ritornerà meglio di prima!

il piccolo è stato lavato e vestito…è stupendo, tutto celeste, il cappellino in tono lo fa sembrare un folletto, sotto, una papalina stampata sulla testa mi ricorda che non sono stata abbastanza brava per evitargli quella sofferenza e gli chiedo perdono…
Con maestria e immenso amore Luca cinge fra le braccia suo figlio, mostrandolo con affetto ai nonni che aspettano fuori. Sono le 3:48 del mattino mi sembra volato il tempo, mi offrono qualcosa da mangiare e da bere, ma io mi sento benissimo, leggera, libera, come se mi fossi fatta di qualcosa di forte, dico di voler andare in stanza così che i miei possono tornare  a casa a riposarsi, io sto talmente bene che mi avventuro a piedi verso la camera, quando ad un certo punto la nebbia…non mi ricordo nulla di cosa è stato, ho perso i sensi, Luca era al mio fianco..molto spaventato.
Mi mettono a letto e mi dicono di non alzarmi se non con qualcuno che mi aiuti e che mi stia vicino…

Sprofondo in un breve ma intenso sonno in attesa di riabbracciare il mio piccolo Leonardo, che potrò rivedere dopo le visite di routine.

Eppure mi hai cambiato la vita…

A quanti di noi è capitato di incontrare persone che hanno segnato una svolta nella nostra vita, persone che ci hanno illuminato con la loro forza, con il loro coraggio, persone che hanno avuto successo, di quel successo interiore che le fa apparire una fonte d’ ispirazione da cui imparare molto.

Di persone così ne ho incontrare abbastanza sulla mia strada e ho cambiato direzione ogni qualvolta il mio cuore mi suggeriva di farlo. E’ stato proprio questo a farmi superare tutti gli ostacoli che, a guardarmi indietro, non so proprio come sia riuscita ad affrontare!

Per chi non mi conosce, da bambina ero una piccola rivoluzionaria, prima facevo e dicevo, poi forse riflettevo…io intanto mi buttavo nelle nuove avventure, se mi andava bene diventavo il mito dei miei amichetti, se andava male ero comunque stata coraggiosa e degna di rispetto. Ma una cosa proprio non riuscivo a fare, dire di no o sottrarmi a chi mi trattava male, mi impietrivo davanti a chi commetteva cose brutte. Avevo il coraggio interiore, ma non la forza di agire.

Poi ho conosciuto una persona, un orfano, che con semplici parole mi ha fatto capire che bisogna essere prima di tutto padroni di se stessi, indipendenti, che nessuno è così importante da permettersi il lusso di farci soffrire. Questa cosa è facile finchè sei un ragazzino, circondato sempre e comunque dalla famiglia e da tanti amici. Ma anni dopo le cose sono leggermente cambiate, ho affrontato tutte le scelte, analizzando matematicamente ogni opzione, avevo la consapevolezza che sono solo io l’artefice del mio destino, tutte le interferenze della vita, danno quel qualcosa in più per permettermi di essere più sicura nelle scelte (l’esperienza). Ho cercato di fare più esperienze possibili, buttandomi dentro ogni storia con tutta me stessa, senza risparmiare sentimenti e azioni.

Durante i primi giorni di università, in una città più o meno nuova per me, ho conosciuto tantissime persone, una in particolare che è diventata il mio punto di riferimento, qualcuno con molta più forza e coraggio interiore di me, colui che ho sempre considerato un fratello, un amico insostituibile che mi conosce forse meglio di quanto io conosca me stessa. Da lui ho imperato che quando una pianta sta morendo, bisogna eliminare prima di tutto le foglie secche e concentrarsi su di essa fornendole tutto il nutrimento di cui ha bisogno, anche se questo vuol dire cambiare tutto. Ero arrivata al punto che la mia terra, la sua gente e la sua mentalità, mi stavano strette, mi toglievano l’ossigeno e non avevo più voglia di convivere con le solite ingiustizie, volevo ( e voglio tutt’ora ) di più dalla mia vita.

E così che sono andata via, in una città che ho sempre giudicato “piena di opportunità”, qui ho trovato la libertà di impegnarmi in qualunque cosa volessi, ho trovato tanti stimoli, conosciuto e vissuto con ragazzi e ragazze di ogni parte del mondo, e sono proprio loro che mi hanno regalato una profondità incredibile la vera libertà di pensiero… le loro storie il loro coraggio erano così forti che io mi sentivo sempre più piccola, ho capito che avevo ancora tanto da fare e da imparare. Mi sono impegnata, ho lavorato fino allo stremo delle forze, ho studiato, spesso a lume di candela e a stomaco vuoto, avevo uno “step” da superare, un capitolo da chiudere…costava quel che costava.

Poi sono arrivate le prime vere soddisfazioni, essere “presa” ad ogni colloquio, lavorare all’interno di palazzi che i turisti fotografano, conoscere tantissime tipologie di lavoro, dal friggere patatine a fare la modella, dall’assistenza stradale all’informatica, ho capito che nulla era stupido o inutile, tutto è servito per farmi diventare una donna sicura e indipendente. Quasi come un copione, sono arrivati poi tanti problemi, tutti insieme poi, sono giunta a superare dei limiti che non credevo nemmeno raggiungibili.
Ho conosciuto qualcuno che ha rovinato tutto quello che avevo costruito, con sacrificio e dedizione, che mi ha gettato nella paura e nello sconforto…ma come per magia le cose brutte sono sparite dietro il polverone del mio principe sul cavallo bianco (ok il cavallo bianco non c’era, ma rende l’idea, no?). Ecco che arriva di nuovo il coraggio, in pochi giorni cambio casa, lavoro e amore! Si ricomincia tutto da capo e in pochissimo tempo raggiungo tutti i miei sogni più grandi, trovare il vero amore, comprare casa, sposarmi e aspettare un bimbo… Sono stata fortunata, è vero, ma se non avessi mollato tutto? Se non avessi risposto a quella telefonata? Se non mi fossi presentata a quel colloquio?Se avessi avuto paura del futuro finanziario? Se non avessi deciso di “provare”?

Qualche giorno fa, ho conosciuto personalmente un uomo fantastico che ha cambiato il suo destino decine e decine di volte, che non si è arreso di fronte agli ostacoli della vita, e per la vita sta investendo tutte le sue risorse. Qualcosa di veramente nobile, che pochissimi al mondo desiderano davvero.

Ci sono persone che tengono ben saldo il cordone ombelicale con la famiglia, con gli amici di sempre, con le abitudini quotidiane, che s’impegnano quel tanto che basta a condurre una vita serena, senza troppi imprevisti.
Ci sono persone come me, che ora più che mai vogliono investire le proprie risorse, per fare di più, per dare di più al mondo, non voglio pormi limiti, non voglio ascoltare nessuno che mi dica “ora non puoi”, abbiamo solo una vita cerchiamo di renderla speciale e di non vivere nell’ombra, siamo protagonisti dei nostri giorni. Chi ha detto che non si può fare una certa cosa? Dobbiamo solo imparare a organizzarci e ad essere pronti e svegli…

Alla prossima Amici.. 😉

Lo stress di una quasi mamma

Ciao Amici!

WILL BE A BOY!!!

Come vi parlavo qualche tempo fa, sto passando il poco tempo libero che ho, a leggere moltissimo, documentarmi in rete e informandomi dalle amiche, quelle che ci stanno passando per la seconda o per la prima volta…
Libri, ce ne sono di due tipi, fondamentalmente, c’è il libro “tecnico” che spiega esattamente cosa accade al corpo della gestante e a quello del feto e il libro simpatico che parla in modo leggero del bello di avere un frugoletto tra le braccia.

Ecco il mio consiglio e di leggere entrambe le tipologie di libro, magari in contemporanea, ma leggere soprattutto, perchè se da un lato mettono mille dubbi e ansie “da prestazioni”, dall’altro ti rilassano e preparano a vivere questa nuova fantastica avventura.

Vi parlavo dei due libri che avevo tra le mani. Bene, quello di Piero e Alberto Angela è stato fantastico…un viaggio attraverso la vita, il tutto narrato con la solita dolcezza che contraddistingue padre e figlio.
Ogni termine tecnico viene spiegato in modo semplice e mai severo; si parla anche dei doveri di una gestante e dei rischi che corre seguendo certe cattive abitudini, ma sempre con delicatezza afferma che si tratta solo di casi rari, ma pur sempre possibili.
L’altro, “Primi mesi senza ansie”, è un libro pratico ed esilarante, ti fa sentire quasi una sciocca se ti preoccupi di certe cose, e l’insegnamento principale che ne ho colto è stato quello che un bimbo ha bisogno di essere nutrito il giusto, di stare in un ambiente protetto senza pericoli a portata di mano e di ricevere l’ igiene giornaliera, tutto il resto è superfluo. Guardandomi in giro, magari dentro i negozi per bimbi, vedo gente in fibrillazione nell’acquistare i passeggini più tecnologici, quelli che ti aspetti si chiudano nel baule dell’auto, con un telecomando…i vestitini più sfiziosi, anche se sai che ne riceverai una valanga in regalo e che al 90% non riuscirai a farlo indossare più di una volta!

Gli amici/ le amiche… spesso mi strapperei i capelli per le cose assurde che dicono! In pratica, devono sempre e costantemente contraddire quello che dico io, qualunque cosa sia, l’importante è affermare il contrario, senza pensare che magari la mia opinione è proprio quella!
Le possibilità sono due. O litigo con tutti e la colpa è comunque la mia per mia, dello sbalzo ormonale. Oppure mi stampo il solito sorriso finto e do la soddisfazione al mio interlocutore di aver fatto un intervento azzeccato.

Poi ci sono gli amici silenti, quelli che non dicono nulla, sorridono e magari si presentano con un tutina per il bambino e questo mi commuove tantissimo, riesce anche a zittirmi!
Ma per un amico che ti ama in silenzio ce ne uno che ti stressa giornalmente con il seguente dialogo:

Amico: Ciao come stai, che fai?
IO: bene grazie sono a lavoro adesso…
Amico: Ma sei pazza? Ancora vai al lavoro, metti al rischio la salute del bambino prendendo sempre i mezzi e poi ricordati che devi riposare che appena nascerà il bambino non dormirai più…
Io: Guarda che non mi posso permettere di mettermi in maternità ora…preferisco passare più tempo con il piccolo dopo e poi in fin dei conti sto bene e sto molto attenta sui mezzi pubblici.
Amico: Ah tu stai sempre a pensare ai soldi non badi alla salute del bambino.

Io:  –vorrei chiudere il telefono e buttarlo sotto la metro(il telefono intendo)– ok ci penserò!

HEEEELP!!!

Tanti si comportano così con me, mi sento stressata…”non fare questo, non fare quello, ma perchè vai lì, perchè vai là”, ma nessuno si presenta a casa mia offrendomi il suo aiuto, anche solo per una chiacchierata o per accompagnarmi a fare un esame..  mah!

Leggevo su Baby Green, come aiutare una neo mamma e sarebbe davvero fantastico se…
Ma va bhe! qui a Milano è già una conquista se non ti schiacciano contro un palo della metro, mica posso pretendere pure l’aiuto, e no eh!

Comunque, al di là di tutto, ho deciso di acquistare solo ed esclusivamente le cose che mi servono, più in là magari, quando finalmente potrò dedicarmi al 100% al mio piccolo, ecco le mie scelte:

La culla, mi piace questa qui. non sono  dell’idea di far dormire il pupo nella stessa carrozzina con cui  lo porterò in giro, non è molto igienico a mio parere.
Passeggini e accessori per il trasporto: io sono della “setta” del Mei Tai, o delle fasce porta bebè (una bella testimonianza qui), ma purtroppo ci sono occasioni in cui vai in giro e hai bisogno di un ovetto o carrozzina per far dormire bene il bambino, diciamo che non può stare sempre raggomitolato in una fascia e poi ho scoperto che i passeggini adatti anche ai neonati, costano quasi quanto un trio…e purtroppo non ho alcuna amica che può prestarmeli perchè hanno ancora bimbi piccoli o nuove gravidanze in atto.
In ogni caso, essendo il costo elevato, sto corteggiando questo articolo che sul  web costa meno della metà che in negozio.

Riguardo ai pannolini, ho quasi deciso di acquistare solo i lavabili per 3 motivi fondamentali:
1) per la pelle del bambino
2) per evitare inutile spazzatura nell’ambiente
3) per un investimento economico
Ci sono svariati siti che ne parlano, quindi non voglio ripetere quanto già scritto da loro, dico solo che a conti fatti è la soluzione migliore (a mio parere ) per chi sta a casa oppure per chi ha una lavatrice a portata di mano,  in ogni caso poi, i primi 2 anni del bambino, pochi si avventurano in campeggi o escursioni sul Gran Canyon e sacco a pelo in spalla!

Per la cameretta, qui mi voglio sbizzarrire con tanti stimoli per il piccolo, ma non voglio riempirla di mobilia proprio per dargli la possibilità di avere spazio in abbondanza per i suoi giochi. Quindi, tinteggeremo di celeste (adesso è tendente al rosa e non va bene!) poi acquisterò un armadio con cassettiera interna e delle mensole simpatiche adatte alla camera di un bimbo.

Riguardo al nome, non abbiamo ancora deciso, sono così tanti quelli belli!

Aspetto anche i vostri consigli a riguardo, tanto ormai alle critiche ho fatto il callo, quindi scatenatevi!

Ritornerò presto a far lavorare le mani con una cosa utile utile e semplicissima da realizzare!

Un abbraccio virtuale!

I miei migliori amici…

…Sono loro!

Make Up

Make Up

 

Ci tengo, è una cosa che mi sta a cuore, la cura personale…un minimo di presenza ci vuole, anche per andare a fare la spesa!
La sciatteria o la faccia in stile: “mi sono appena alzata dal letto e in realtà sto ancora dormendo” non è da me..
Nel mio nuovo stato di quasi mamma, ho trascorso giorni in cui ho avuto un rapporto intimo con il water, giorni in cui se passavo a davanti a uno specchio, questo si frantumava in mille pezzi, giorni che la mattina ero nauseata della qualunque cosa…ma non potevo presentarmi alla società con una faccia sbattuta; rimettere l’anima in mezzo alla strada si, ma sempre con un filo di eye liner e almeno una mano di mascara effetto ciglia finte…è una sacra questione di stile, no?

Dunque dunque, di cosa non potrei fare a meno?

Step 1) Full coverage, correttore di kiko, ogni volta che lo apro è come accendere una candela a un santo, dopo aver ricevuto la grazia. Si perchè fa davvero miracoli quel cosetto.

Step 2) Dopo aver nascosto le vergogne, sapientemente, passo un velo di fondotinta, sto usando uno di kiko a media coprenza, ma so già che non lo ricomprerò, per il quotidiano mi piace qualcosa di più leggero, quasi una crema colorata, alla fine non ho grossi difetti da coprire, mi piace giusto correggere il colorito, che qui in città non è mai bello roseo.

Step 3) Blush cremoso sempre di kiko, ecco il mio più caro amico, associato al correttore, questo fantastico blush mi regala due guanciotte belle turgide, rosee, leggermente lucide…è come se fossi appena tornata dalla spiaggia dopo una bella notte di sonno, almeno di 10 ore! Mitico amico mio..

Step 4) A questo punto passo agli occhi, di solito scelgo i due colori che mixerò insieme, interno più chiaro e coda dell’occhio più scura.

Step 5) Doveroso, incorniciare lo sguardo con una sottile linea di eye liner e completare il tutto con il mio nuovo amico che devo dire fa di tutto per rendermi felice e fiera del mio sguardo..l’effetto ciglia finte c’è davvero e me ne accorgo la sera al momento di stuccarmi, non è semplicissimo rivedere le mie ciglia naturali, ma sono dei piccoli sacrifici per chi figa vuole apparire, no? 🙂

Step 6) un filo di lucida labbra è essenziale, la mattina punto su gli occhi, la sera sottolineo anche le labbra, fa più sexy non trovate?
Questo lucido di H&M è un balsamo, corposo, rende le labbra più carnose e idratate per molto tempo..mi piace davvero.

Vi chiederete in quante ore faccio tutto questo la mattina…vi giuro che non impiego più di 5 minuti, mi cronometro anche perchè devo correre al lavoro, nel vero senso della parola!

Cos’ è un vero amico, se non colui che ti fa sentire al sicuro, che non ti tradisce mai, che c’è sempre quando hai bisogno di lui, che è affidabile, che non dice mai no oppure non mi sento di aiutarti oggi…

E con questa riflessione, amici cari, vi auguro la buona notte o il buongiorno se mi leggete domani.

 

Un fiore e una preghiera per le vittime del terremoto in Emilia e per chi ha perso la sua giovane vita per mano di uno scellerato..

 

Un pò di economia familiare

Ciao Amici!

Un pò di assenza dal blog, mi perdonerete, mi sto concentrando molto sullo studio della gravidanza! Più avanti vi dirò le mie opinioni su due libri questo e quest’altro.

Riflettevo ultimamente che…costa un figlio! Già dalle prime visite ti accorgi di quante spese ci sono, gli esami…le visite…gli integratori, le cremine antismagliature, l’abbigliamento premaman…e chi più ne ha più ne metta!

Ma dico, stiamo scherzando? Spendi centinaia e centinaia di euro così, sull’unghia.

Piccola premessa, alcuni parenti mi dicono che sono una vecchia massaia non una “giovane” trentenne in carriera (forse sarebbe meglio dire in corriera), perchè evito gli sprechi di ogni genere, preparo dolci (adesso ho le nausee ma riprenderò presto), faccio pane e pizze in casa. Il bello è che mi piace fare tutto, non è solo una questione di parsimonia, provo soddifazione quando mi risce qualcosa, se poi penso che preparando in casa la maggior parte dei nostri pasti risparmio un bel pò al mese è anche meglio.
Qualche tempo fa la mia amica Nina, mi ha chiesto quali sono le mie “tecniche di economia”, ci è voluto un pò prima che capissi davvero quali sono le mie azioni quotidiane specifiche, perchè da sempre ho cercato di fare spese oculate, tanto che Tremonti s’inchinerebbe ai miei piedi!

C’è una cosa che ho letto da poco su un libro simpatico come “I love shopping”, come si può fare fortuna? “Se non puoi guadagnare di più allora riduci le spese…”. Semplice! Se non puoi fare nulla per avere più entrate, allora riduci le uscite, così aumenterai la tua somma a disposizione ogni mese. Qualcuno mi direbbe, “Si certo, pensa ad una famiglia di 4 persone che ha un solo stipendio…” in effetti in alcuni casi è davvero impossibile mettere da parte dei soldi, ma credo fermamente che ci siano i momenti per poterlo fare e soprattutto non fare il passo più lungo della propria gamba. Non posso andare in giro griffatissima se ho un affitto, un mutuo e azzero il mio stipendio mensile con una borsetta, basta avere buon gusto e furbizia (e pazienza), il tuo aspetto sarà sempre fresco e alla moda e le tue finanze in costante crescita.

Con la gravidanza, ho pochi vestiti che ancora posso indossare, molti jeans mi vanno stretti e cmq sono scomodi, mentre ho molte magliette abbastanza ampie acquistate la scorsa estate in saldo che mi torneranno utili anche adesso. Qualche giorno fa sono andata a fare un giro per negozi avvicinandomi per la prima volta a quei reparti sconosciuti… ma ero scoraggiata perchè i vestiti premaman sembravano esaltare solo una figura goffa, dimenticandosi che la futura mamma è prima di tutto una donna che vuole comodità e stile. In sostanza ho acquistato solo un paio di jeans con pancerina interna elastica, per raccogliere la pancia; sembra un normale jeans a vita bassa.  Per il resto prenderò spunto da questo bel sito  e cercherò di riciclare quella  maglia 3XL che ho conservato da qualche parte…
Per quanto riguarda gli integratori, sto prendendo solo l’acido folico, su consiglio di una giovane dottoressa, meglio assumere tutte le vitamine naturalmente dai cibi sani di una dieta variegata ricca di frutta, verdure e proteine, assumere roba chimica non fa bene anzi, il corpo il più delle volte elimina il surplus e noi rimaniamo con 20 euro in meno nel portafoglio!
Pendere dalla labbra dei dottori non fa (più) per me, molte volte danno dei consigli “interessati”… La ginecologa mi ha prescritto una crema “miracolosa” per prevenire le smagliature da gravidanza e alla mia richiesta di usare il caro vecchio olio di mandorle dolci biologico, ha storto il naso, come dire: questo ti ho prescritto e questo devi usare, e io? Ho un mobile pieno pieno di creme idratanti all’olio di mandorle, all’olio d’oliva, al burro di karitè, al cioccolato bianco, alla nutella…(a no quella è proprio la nutella..) al melone, all’aloe vera…continuo a mettere in miei prodotti con maggiore costanza e la pelle è liscissima ed elastica e quando saranno terminati allora farò delle considerazioni diverse, giusto? Mia zia che è esperta di gravidanze, mi ha detto che il prodotto migliore da usare è l’olio extravergine di oliva, di casa! m’informerò…
Molti mi chiedono se ho già iniziato a “girare i negozi” per corredino, set passeggino, trio, vestitini, culla e fasciatoio…che dire, non ho ancora finito il terzo mese e avrei già dovuto riempire la casa di oggetti che magari non sono fondamentali o che qualcuno può prestarmi! La gente è strana…
Proprio oggi mi dicevano: “sai avrai bisogno di uno sciarpone per avvolgere il bambino e non fargli prendere colpi d’aria…ne ho visto uno in lana àncora con ricami…bla…bla…”, se dessi ascolto a tutto quello che mi hanno detto in queste settimane, dovrei comprare un treno di merci. La mia risposta? Non ho intenzione di acquistare qualcosa che io posso fare con le mie mani…A che serve altrimenti l’uncinetto e le 10 dita che ho in dotazione?

Consigli? Dubbi? perplessità? scrivetemi e ci faremmo due risate insieme!

10 settimane fra le nuvole

E siamo giunti alla decima settimana, gli addominali cominciano a non vedersi più (forse non si vedevano nemmeno prima… :P).

Ho trascorso gli ultimi 19 gg leggendo tantissimo, quasi tutti i giorni dopo il lavoro, trascorrevo ore in libreria, spulciando ogni libro che parlasse di gravidanza. Sto assorbendo il più possibile da internet e dai libri, voglio capire fino in fondo cosa sta succedendo qui dentro di me! C’è un piccoletto che si sta formando e ogni giorno ha qualcosa in più…un organo nuovo, una parte in più, le ditina dei piedi…i lobi delle orecchie…

E’ così fantastico che non riesco a pensare ad altro! Questa la parte bella, fantastica..

La parte meno bella: vomito, nausee pazzesche, capogiri, senso di stanchezza cronica. Ma niente paura, tutto questo lo affronto esattamente seguendo le mie abitudini precedenti. Vado tutti i giorni a lavoro, pulisco casa, stiro e ammiro.. Che non sia mai che qualcuno mi dica che sono esagerata e che per una gravidanza mi comporto da invalida!
Diciamo che “soffro in silenzio” e tiro a campare.

La cosa che meno sopporto sono i consigli non richiesti e le frasi sicure di chi non si mette nei miei panni prima di sparare sentenza. Ecco proprio non reggo i “So tutto io” o quelli che dicono “è così e basta”, “o vedrai che dopo il terzo ti sentirai un’altra” (si ma non so se ci arrivo sana alla fine del terzo). In questo periodo, tutti i miei parenti e amici, mi tempestano di chiamate, messaggi e mail…per carità, son contenta di essere nei loro pensieri, ma quando iniziano a dirmi cosa devo fare.. ecco lì divento come il protagonista di Shining, fortunatamente senza ascia in mano.

Penserete anche voi che dipende dagli ormoni. Forse. Fatto sta  che ognuno è fatto a modo suo e non è possibile standardizzare anche la gravidanza, ognuno l’affronta in un modo diverso, c’è chi perde la testa e inizia lo shopping selvaggio da subito, c’è chi come me, pur essendo al settimo cielo, ci va con i piedi di piombo affrontando il tutto con una buona razionalità (ci provo) sperando che vado tutto bene fino alla nascita. A dir la verità,  ho molta ansia, questo è il periodo più delicato dei 9 mesi, e non dimostro nessuna “fibrillazione da gravidanza”, potrei perdere il bambino, i cromosomi potrebbero non essere corretti e qualunque altra cosa brutta. Ho paura di non esser capace di affrontare la situazione, paura di non essere all’altezza e di abbandonarmi alla debolezza umana.

Quello che desidero più di ogni altra cosa e tenere fra le braccia questo bambino fra 6 mesi e mezzo, e che sia forte nel fisico e dolce nel carattere…nient’altro, giuro nient’altro m’interessa.
Ultimamente ricevo da tante persone, la stessa medesima domanda: “Preferisci un maschietto o una femminuccia?”, “Ma dentro cosa senti che sia?”. Inizialmente dicevo che era troppo presto pensare già al sesso, adesso dopo l’ennesima domanda, cerco con tutta me stessa di mantenere un atteggiamento educato e rispondere che per me è lo stesso (che poi è la sacrosanta verità). Ma dentro di me penso che è come chiedere ad un affamato: “vuoi la pasta al pesto o la pasta al pomodoro?”

Se sarà un maschietto, lo educherò per diventare un uomo buono, onesto e gentile se sarà una femminuccia la educherò per diventare una donna buona, onesta e gentile…per me è lo stesso! Riceverà gli stessi principi, le stesse punizioni, le stesse opportunità, aldilà del proprio sesso. Onestamente, me ne frego parecchio delle tradizioni che vogliono il primo nipote necessariamente maschio, di fronte a tutto quello che può accadere di brutto, concentrarsi su questi aspetti mi sembra …inutile…

Notte amici…